Carovana in Bosnia

Acqua Fonte di Pace: la Carovana in Bosnia

Venedi 23 luglio 2004 a Mostar è stato inaugurato il nuovo ponte edificato sulle rovine dello Stari Most, l'arco di pietra che univa le due rive della Neretva, distrutto il 9 novembre di 11 anni prima dall'esercito croato bosniaco.
L’inaugurazione di questo ponte ha coinciso con la tappa finale della carovana dell’acqua, promossa dal Contratto Mondiale per l’acqua, il CEVI, l’Osservatorio per i Balcani, il Forum trentino per la pace.

La Carovana è partita da Milano ed è proseguita con alcuni incontri pubblici sulla Bosnia realizzati a Brescia ed Udine raggiungendo successivamente Mostar dove è stato realizzato un Seminario internazionale finalizzato ad approfondire la situazione dei fiumi e delle risorse idriche nella Bosnia dopo il conflitto e dar vita alla costituzione del  Comitato Bosniaco del Contratto Mondiale sull’acqua.

L'iniziativa della carovana a Mostar e del Seminario internazionale ha voluto essere  un gesto di solidarietà nei confronti della popolazione locale vittima della violenza e offrire al Paese la speranza di un futuro ricco di possibilità.
Il Seminario ha visto il battesimo del Comitato bosniaco per un Contratto Mondiale sull'acqua, un'esperienza che però è durata meno di un anno perché i problemi ambientali e la difesa dell’acqua non sono stai accolti come prioritari.
  
Al Seminario conclusivo della Carovana  hanno  preso parte esponenti della società civile e del mondo politico italiani e bosniaci e tutti hanno sostenuto una rivendicazione simbolica ma insieme concreta di questo bene fondamentale, della sua natura pubblica, di diritto umano, del suo ruolo di unione tra i popoli.

"Abbiamo pensato che l'inaugurazione del nuovo ponte di Mostar poteva essere l'occasione per l'inizio di un lavoro collettivo sull'acqua nei Balcani, per sviluppare un lavoro e un rapporto con chi nelle realtà bosniache opera da tempo, per fare dell'acqua un tema che produca ulteriori sinergie utili a tutti" - ha dichiarato Emilio Molinari, animatore della iniziativa all'interno del Comitato Italiano insieme a Paolo Rizzi (Comitato territoriale  novarese del Cicma)  e Massimo Moretuzzo (Coordinatore del CEVI e rappresentante del Comitato friulano del Cicma).

Un'iniziativa che fa seguito all'importante viaggio sul Danubio (Danubio, l'Europa si incontra) svoltosi nel settembre scorso. "Dati i tempi terribili di guerra che viviamo, l'appuntamento di Mostar è molto importante e pieno di valori evocativi, un primo Ponte di Pace verso l'Oriente, pensando anche al Kurdistan e alla Palestina, dove l'acqua gioca un ruolo cruciale nei conflitti in corso. Crediamo che non sfugga a nessuno il profondo significato che l'acqua può assumere in tale evento, così come crediamo non sfugga a nessuno quanto significato assumano i fiumi balcanici, la loro gestione comune e democratica, in mezzo ai moltiplicati confini, e l'acqua come bene sempre più raro, ricercato, conteso, mercificato e oggetto di sfruttamento, in mezzo ai tanti interessi e appetiti delle multinazionali dell'acqua"

ultima modifica: 12/10/2021 Alma P.
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