I princìpi proposti dalla Campagna e che si richiede di condividere e sostenere a quanti aderiscono come "Portatori d'Acqua", costituiscono la sintesi della progettualità a sostegno del Manifesto per un Contratto Mondiale dell'acqua che il Comitato italiano, le Reti internazionali dell'acqua e il consorzio europeo delle Ong della campagna Water hanno sviluppato nel corso di questo primo decennio del XXI secolo.Questa nuova politica dell'acqua si fonda sul riconoscimento dei seguenti princìpi:
a)
Il principio della vita : l'acqua è una fonte insostituibile di vita ed è essenziale per lo sviluppo umano, sociale ed economico. L'acqua è un diritto umano, di tutti. Il diritto all'acqua deve essere riconosciuto a ogni livello: dagli Statuti regionali, provinciali, comunali degli Enti locali, a livello della Costituzione italiana ed europea per arrivare alla Dichiarazione Universale dei diritti umani.
b)
Il principio della responsabilità g lobale: l'acqua è un patrimonio comune dell'umanità e della vita. Lo Stato e gli Enti locali esercitano il potere di prelievo e d'uso come fiduciari dell'umanità e delle altre specie viventi, adottando il principio della responsabilità collettiva di rispetto globale dell'acqua. L'acqua non può diventare proprietà di nessun potere politico.
c)
I principi di prevenzione e di cura : la salvaguardia dell'acqua e una politica efficiente di gestione passano attraverso la protezione sistematica dei suoli, l'integrità degli ecosistemi e una permanente, efficace e trasparente valutazione d'impatto ambientale dei prelievi.
d)
Il principio della sostenibilità : le risorse idriche disponibili a livello di bacino sono valorizzate, protette e utilizzate in modo tale da garantire alle generazioni presenti il diritto all'acqua e a un ambiente sicuro, senza compromettere gli stessi diritti alle generazioni future.
e)
Il principio della gratuità : il diritto di accesso all'acqua non significa assenza di costi, ma la condivisione collettiva di tali costi. I costi monetari e non, necessari per rendere accessibili i diritti umani a tutti, sono sostenuti dalla collettività tramite la fiscalità generale e specifica, cioè una tassa progressiva sugli usi, a carico dell'utente, fino a un consumo di acqua/giorno/persona oltre il quale l'uso eccessivo, superiore diventa insostenibile e quindi inaccettabile.
f)
Il principio di democrazia : è responsabilità dei cittadini e delle istituzioni pubbliche locali farsi carico del governo dell'acqua. La partecipazione dei cittadini al processo decisionale deve essere un obiettivo condiviso e praticato dalle istituzioni e dai politici, attraverso un'informazione trasparente e l'accesso a un sistema educativo aperto e innovativo.
g)
Il principio di sussidiarietà : le risorse idriche devono essere gestite, per quanto possibile, a livello di bacino idrografico al fine di garantire l'integrazione dello sviluppo umano (sociale ed economico, la tutela degli ecosistemi naturali, la democrazia partecipativa e la solidarietà tra le comunità locali e i paesi.
h)
Il principio di cooperazione : le politiche sull'acqua devono essere lo strumento di metodologie avanzate di cooperazione transnazionale tra tutti i soggetti coinvolti e interessati per prevenire i conflitti dovuti all'ingiusta ripartizione e utilizzo delle risorse idriche. La destinazione di un cents/euro della tariffa sui consumi di acqua, la costituzione a livello di Ambiti territoriali di Fondi di solidarietà , costituiscono alcune buone pratiche di solidarietà.
ultima modifica: 27/09/2022 Alma P.