29 maggio 2014

Il diritto all´acqua dei Palestinesi

continua ad essere violato. A Gerusalemme 80.000 palestinesi senza acqua corrente da tre mesi.

La concretizzazione dell'accesso all'acqua come diritto umano, sancito nel 2010 dall'ONU continua ad essere oggetto di violazione da parte delle Autorità israeliane nei confronti della popolazione Palestinese, soprattutto nelle aree occupato. 
Come attesta questa denuncia della associazione israeliana per i diritti umani "B’Tselem" l'accesso all'acqua comincia ad essere violato anche nelle grandi città ma grazie alla mobilitazione di alcuni componenti della stessa società civile israeliana è possibile attivare ricorsi per contrastare queste violazioni e la difesa del diritto all'acqua diventa una occasione di solidarietà.

"La Società israeliana di servizi per l’acqua Hagihon ha fermato la fornitura regolare di acqua corrente ad un certo numero di quartieri palestinesi di Gerusalemme Est occupata, secondo una dichiarazione rilasciata da un’organizzazione israeliana per i diritti umani, B’Tselem.
I quartieri interessati sono il campo profughi di Shu’fat, Ras Khamis, Ras Sh’hadeh e Dahiyat As-Salam. Sono tutti stati isolati dal resto di Gerusalemme dal Muro di Separazione.
B’Tselem ha affermato che: “Alcune case di questi quartieri sono state completamente tagliate fuori dalla fornitura di acqua, altre ricevono l’acqua ad intermittenza, e come per il resto, la pressione dell’acqua nelle tubazioni è così bassa che l’acqua non raggiunge i rubinetti“.

Articolo completo sul sito bocchescucite

ultima modifica: 03/06/2014 Alma P.

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