06 ottobre 2017

L´italia e il Goal 6 Agenda 2030

L'analisi della situazione italiana e le proposte del Rapporto 2027
Ogni giorno l'Italia spreca risorse idriche sufficienti in un anno a 10,4 milioni di persone mentre la scarsità di acqua è una seria minaccia in 10 Regioni. All'origine del fenomeno gli effetti dei cambiamenti climatici in corso e il persistere di una incapacità gestionale delle risorse idriche in diverse aree, come evidenziato anche dal primo rapporto sullo stato del Capitale Naturale dove si sottolinea che la “disponibilità ‘teorica' non coincide con quella 'effettiva' a causa della natura irregolare dei deflussi e delle carenze del sistema infrastrutturale esistente”. E non va meglio la tendenza dei ghiacciai, che in cinquant'anni si sono ridotti del 30%, passando da una superficie di 527 a 370 km2 e criticità si registrano in alcune Regioni anche rispetto alla qualità dell'acqua erogata.

L'approvazione del ddl “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque” riconoscerebbe il diritto umano all'acqua, a livello di minimo vitale garantito a  tutti, avvierebbe l'Italia nella giusta direzione per il raggiungimento del Goal 6 introducendo un ordine di priorità alla disponibilità della risorsa idrica che privilegia il consumo umano, a seguire quello agricolo e per l’alimentazione animale, e infine ogni altro tipo di utilizzo.

Goal 6

Rapporto ASviS 2017: analisi del Goal 6

ASviS. Proposte su capitale naturali e qualità dell'ambiente
ultima modifica: 10/10/2017 Alma P.

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