La Slovenia introduce il diritto all´acqua

Il parlamento della Slovenia ha approvato con 64 voti a favore e nessun contrario,  il riconoscimento del diritto umano all'acqua e la gestione pubblica dell'acqua in Costituzione

"L'art. 70 (a) della Costituzione slovena (Diritto all'acqua da bere) riconosce i seguenti principi:
- Ognuno ha diritto all'acqua da bere:
- Le risorse idriche sono un bene pubblico garantito dallo Stato;
- L'acqua per uso umano è prioritario rispetto agli altri usi e per questo uso non è trattabile come una merce;
- Il servizio idrico fornito al pubblico ed alle famiglie è garantito dallo Stato attraverso la gestione diretta degli enti locali e non profit."

Leggi: http://voda.svoboda.si/sprememba-ustave/drinking-water-goes-into-the-constitution/

La Slovenia è il primo Paese dell'Europa a costituzionare sia il diritto umano all'acqua che a sancire la natura di bene pubblico da sottrarre alle regole del mercato.    

Per evitare che questi principi sanciti in costituzione restino a livello declaratorio, è necessario che la Slovenia  si doti di una legislazione nazionale che definisca  le modalità con cui il diritto umano all'acqua, a livello di  minimo vitale, sarà garantito ad ogni cittadino,  come avviene la copertura del costo del diritto, quantifichi gli investimenti necessari per garantire una gestione pubblica del servizio idrico al di fuori delle regole del mercato. 

La Commissione Europea prevede infatti che i paesi membri possano dichiarare la natura  pubblica e quindi non economica dell'acqua e sottrarre la gestione del servizio idrico alle regole del mercato e della concorrenza, cioè alla privatizzazione, introdotte con la direttiva sull'acqua del 2000. 

Per avvalersi di questa facoltà è necessario però che lo Stato si faccia carico della copertura di tutti i costi e degli investimenti necessari per garantire la gestione pubblica ed il diritto all'acqua.