L'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha pubblicato un nuovo studio sul tema "La gestione delle acque in Europa: gli approcci per la protezione dell'acqua tramite il prezzo/non prezzo di mercato". Lo studio è stato condotto in otto paesi europei (Danimarca, Spagna, Francia, Italia, Romania, Svezia, Cipro e Germania) a livello di osservazione dell'andamento del prezzo dell'acqua.
La prima constatazione è che questa ricerca, nonostante il titolo, ignora a livello di monitoraggio l'approccio al di fuori del prezzo di mercato. L'accesso viene monitorato solo in termini di accessibilità economica attraverso il prezzo
La seconda constatazione, che emerge dagli studi di caso, è quella che il prezzo dell'acqua, condiziona solo l'accesso ma non esercita una funzione educativa o di riduzione della domanda che risulta essere anelastica rispetto al prezzo; l'elasticità della domanda al prezzo dell'acqua dipende dalla disponibilità di acqua in ogni paese e non dal prezzo. Il prezzo dell'acqua non induce a usi responsabili e quindi a riduzione dei consumi.
In Italia, ad esempio, la ricerca rileva che il consumo di acqua cresce in funzione del reddito disponibile ma sia in Italia che in Francia il consumo e la domanda di acqua sono correlati anche alla composizione del nucleo familiare.
ultima modifica: 21/07/2017 Alma P.