2019 - Acqua per tutti. Nessuno resti escluso!

"Leaving no one behind" è il tema della Giornata Mondiale dell’acqua 2019 e costituisce una declinazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell'obiettivo 6, che si propone di garantire l'accesso universale all'acqua.

L'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 (SDG 6) dell’Agenda propone infatti, come obiettivo di sviluppo sostenibile di garantire a tutti, entro il 2030, la disponibilità di accesso all’acqua e una gestione sostenibile della risorsa. Ciò significa, per definizione, che l’accesso all’acqua potabile deve essere “universale”, cioè nessuna persona può restare “indietro” e quindi essere “esclusa”. A quattro anni dalla adozione dell’Agenda, il Rapporto ONU sullo stato di attuazione obiettivo 6, presentato all’Assemblea UN (Luglio 2018) evidenzia il ritardo rispetto ai target specifici fissati e denuncia il rischio che nessuno Stato sarà in grado di garantire l’accesso universale all’acqua potabile entro il 2030.

Eppure nel 2010, l'ONU ha riconosciuto "il diritto all'acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie pulite e sicure come un diritto umano, essenziale per il pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani"

Il diritto umano all'acqua autorizza tutti, senza discriminazioni, ad avere accesso sufficiente, sicuro, accettabile, fisicamente ad acqua potabile in quantità sufficiente per uso personale e domestico; questo diritto include l’accesso all’ acqua potabile, all’acqua per l’igiene personale, il lavaggio degli indumenti, la preparazione del cibo e l’igiene personale e domestica.

Nonostante questo riconoscimento da parte della comunità internazionale e l’obbligo in capo agli Stati di garantire il diritto di accesso all’acqua potabile, il diritto umano all’acqua resta solo a livello “declaratorio” in assenza di strumenti giuridici di diritto internazionale vincolanti rispetto alle obbligazioni degli Stati e alla giustiziabilità delle violazioni.

Ancor oggi infatti, miliardi di persone vivono senza acqua sicura in casa, scuole, luoghi di lavoro, fattorie e fabbriche; in molte paesi del pianeta si lotta quotidianamente per la sopravvivenza dovuta al mancanza di acqua o di accesso ad acqua potabile.
Donne, bambini, rifugiati, popolazioni indigene, disabili e fasce crescenti di poveri sono spesso le categorie più vulnerabili rispetto all’accesso all’acqua talvolta sono quelle che subiscono discriminazioni.

Tra i "fattori di discriminazione" che causano l’esclusione dell’accesso all’acqua ci sono quelli relativi a sesso e genere, razza, etnia, religione, nascita, casta, lingua e nazionalità, disabilità, età e stato di salute, proprietà, possesso, residenza, stato economico e sociale.

Ma il mancato “accesso all’acqua” è determinato sempre di più dal degrado ambientale, dai cambiamenti climatici, dal continuo accaparramento di terre per garantirsi risorse naturali, da crescenti conflitti locali che diventano l’origine di flussi migratori. La connessione tra scarsità d’acqua, sicurezza alimentare e stabilità sociale saranno artefici di un crescente movimento migratorio stimato tra 150 e 200 milioni di persone nel 2050.
Nel 2015, sui 27,8 milioni di persone che sono migrate nel mondo, 19,2 milioni sono state spinte da cause ambientali.
La componente ambientale nel conflitto siriano è il caso più evidente e vicino di quanto condizioni di vita estreme portino a conflitti utilizzati poi da politica e lotta per la gestione delle risorse naturali.

In parallelo le Città sono sempre di più chiamate ad affrontare sia la sfida dei cambiamenti climatici sia in termini di eventi estremi come inondazioni e crisi idriche, ma anche affrontare la sfida di come garantire l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico sanitari a tutti e in particolare alle fasce più disagiate e agli immigrati accolti e presenti sui loro territori.

In questo contesto si inserisce l’evento organizzato dal Comitato italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua (CICMA) che si propone di approfondire il tema della Giornata Mondiale sull’acqua con particolare riferimento al ruolo che le Città, ed in particolare la Città di Milano, possono svolgere rispetto
- all’impatto dei cambiamenti climatici e degli spostamenti delle popolazioni;
- alla sfida di come garantire a tutti l’accesso all’acqua e ai servizi di base come diritti umani universali.

Rispetto a queste sfide la Carta delle Città per il diritto umano all’acqua , proposta dal CICMA e adottata per prima dalla Città di Milano e sottoscritta dal Coordinamento Agende 21 locali e da Rete Città Sane, vuole essere una proposta di agenda urbana sostenibile non solo rispetto ai temi ambientali ma anche a livello di sostenibilità sociale.

Le azioni e gli impegni proposte saranno oggetto di un confronto nella Tavola rotonda del Seminario che si svolgerà a Milano il 22 Marzo, presso la Centrale dell'Acqua ,  e che consentirà un confronto con l’Amministrazione di Milano, con alcune Reti e associazioni e il contributo della Azienda che gestiscono il servizio idrico (MM).

Documenti UN :
In occasione della Giornata mondiale dell'acqua l'Unesco ha presentato al Consiglio dei diritti umani di Ginevra, l'edizione 2019 del World Water Development Report (WWDR 2019) intitolato "Leaving No One Behind".

Il Rapporto si propone di richiamare l'attenzione dei responsabili politici e decisionali sull'urgenza di migliorare la "gestione" delle risorse idriche e l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari ricordando che sono "servizi essenziali" per superare la povertà e affrontare varie altre disuguaglianze sociali ed economiche. Purtroppo la sollecitazione, in sintonia con l'approccio dell'Agenda 2030, si fonda sul principio del "dare valore economico all'acqua" e all'accesso ai servizi, piuttosto che richiamare l'attenzione sul dovere degli Stati e della Comunità internazionali di garantire il diritto umano all'acqua, sancito da una risoluzione ONU come un diritto universale.
english https://en.unesco.org/water-security/wwap/wwdr/2019
français : https://fr.unesco.org/water-security/wwap/wwdr/2019
español : https://es.unesco.org/water-security/wwap/wwdr/2019

ultima modifica: 19/03/2020 Rosario L.
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