Difendiamo il diritto all’acqua nell´Agenda ONU post 2015

Nonostante la campagna messa in atto dal Gruppo di lavoro Mining Working Group , composta da 300 associazioni tra cui il Contratto Mondiale sull’acqua, anche la 12°sessione del Gruppo Intergovernativo si è chiusa a fine giugno senza accogliere la richiesta di inserire nella “bozza zero" degli SDGs un esplicito riferimento al Diritto umano all'acqua ed ai servizi igienico sanitari.

Fatto salva la posizione assunta dalla delegazione italiana del Ministero dell’Ambiente e degli Esteri che, sulla base dell’azione di advocacy del CICMA e di un gruppo di ONG italiane, hanno sostenuto unitamente a Spagna e Turchia la richiesta di inserimento del diritto all’acqua unitamente al rafforzamento degli obiettivi relativi ad alcuni targets degli SDGs (vedi lettere Ministri Galletti e Mogherini), l’orientamento prevalso nel gruppo è stato quello di non esplicitare il diritto all’acqua nell’obiettivo 6 degli SDGs.

A questo punto è necessaria una nuova mobilitazione per influenzare sia la 13 sessione del gruppo di lavoro che si terrà dal 14 al 18 Luglio ma soprattutto far sentire la nostra voce come cittadini direttamente alle Nazioni Unite.

Il Contratto Mondiale, unitamente al Mining Working Group , lancia una petizione al Segretario generale dell'ONU Ban Ki-Moon perché si faccia carico di garantire il diritto all'acqua.

Vi invitiamo quindi a sottoscrivere, a titolo personale o come associazioni, la petizione online disponibile cliccando [ English ] [ Spanish] e far circolare questo appello nelle vostre mailing list.

In questo momento cruciale è urgente far sentire a livello planetario la voce dei cittadini a difesa dei diritti umani, in particolare quello dell’acqua, perchè sia confermato tra gli obiettivi della Agenda SDGs post-2015.